A Roma la due giorni di confronto su consulenza e orientamento, con Agea, AgriCat e Asnacodi
Essere sempre più al centro dei servizi all’impresa, valorizzando il ruolo strategico della consulenza e dell’orientamento, a supporto e tutela dell’attività degli agricoltori. È con questo obiettivo che il CAA, Centro di Assistenza Agricola di Cia, ha rinnovato il suo impegno, per il territorio e alla luce della nuova Pac, in occasione dell‘evento, ieri e oggi al Belstay Roma Aurelia, con più di 400 tecnici del sistema CAA-Cia, arrivati da tutta Italia o in collegamento dalle sedi locali. Occasione di confronto importante con i principali attori del settore, da Agea, AgriCat e Asnacodi a Regione Lazio e Regione Sicilia, consorzi e istituti partner nell’assistenza agricola. Fondamentale per il CAA-Cia realizzare in modo consapevole, coordinato e ancora più competente quel cambio di approccio che, inevitabilmente, è richiesto ai Centri CAA-Cia d’Italia, chiamati a svolgere un’attività ancora più complessa soprattutto con la riforma della Pac e, in particolare, guardando agli eco-schemi e alla gestione del rischio. Ecco perché, in parallelo con l’attività informativa sul territorio dove il CAA-Cia ha portato, in tanti incontri, la sua guida “La nuova Pac 2023-2027. Insieme verso la riforma”, è stato messo a segno l’appuntamento a Roma con responsabili e operatori. Al centro, l’approfondimento e il dibattito su: ruolo dei CAA-Cia nella gestione dei sostegni, strumenti operativi nell’ambito della Pac, nuove opportunità nella gestione del rischio. E ancora, con specifica attenzione ai dati e agli strumenti di programmazione di Cia come alle attività che fanno già il presente e il futuro dei Centri di Assistenza Agricola dell’organizzazione. Il sistema CAA-Cia è pronto a cogliere la sfida del cambiamento come soggetto attivo capace di coniugare le indicazioni della PA con le esigenze dei produttori agricoli. “Il titolo del nostro incontro chiarisce una mission che ci siamo dati per governare, anche come centri di assistenza agricola, la transizione green e digitale europea -ha commentato il presidente del CAA-Cia Graziano Scardino-. Crediamo nel valore della consulenza, lo riconosciamo come asset strategico dell’operato dei nostri Centri CAA-Cia, è nelle nostre competenze già da tempo. Ora -ha aggiunto- va consolidato nel riconoscimento interno e istituzionale e rafforzato nel rapporto con le aziende agricole che si affidano a noi per la salvaguardia del loro reddito e della loro competitività. Grazie a Cia nazionale, a cominciare dal presidente e dal direttore, per la sensibilità che hanno dimostrato nei confronti del CAA e per il sostegno garantito al progetto che stiamo portando avanti. Il sostegno di Cia sarà sempre fondamentale e amplificherà il valore dei risultati”. Alla prima giornata, l’intervento conclusivo del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini: “Dobbiamo invertire la rotta tutti insieme, superare definitivamente le criticità tecniche e di metodo che, da troppo tempo, ostacolano l’operatività dei centri di assistenza agricola e, quindi, la fruizione di servizi e contributi da parte delle imprese agricole. Bisogna alzare l’asticella -ha proseguito- in particolare nella digitalizzazione, ma anche nel coordinamento, per essere realmente competitivi e snelli nelle procedure. Va agevolato il grande lavoro del sistema CAA-Cia che avrà sempre il sostegno dell’organizzazione, ancora di più ora che le aziende agricole sono alle prese con calamità naturali spesso estreme, crisi idrica e continui aumenti dei prezzi, impossibile da sostenere”.
Fonte cia.it