Fermare le violenze a Gaza. Dal Manifesto di Assisi, appello alla comunità internazionale.
Pace, solidarietà e amore stanno nelle suggestioni del Natale a cui tutti aspiriamo e che vorremmo poter condividere con le persone care. Purtroppo, quest’anno, siamo costretti a vivere questa ricorrenza con il cuore pieno di angoscia a causa del conflitto a Gaza, della lunga guerra russo-ucraina e dei tanti, troppi, atti di violenza in tutto il mondo. Ancora una volta dobbiamo assistere a tragedie, morti e sofferenze delle popolazioni civili soprattutto bambini, donne e anziani. Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, in coerenza con il Manifesto della Pace redatto ad Assisi, rivolge ancora una volta un richiamo alla comunità internazionale per un maggiore impegno nella ricerca del cessate il fuoco.
Servono concreti percorsi di pace, torna a dire Anp-Cia. Sono troppi i conflitti armati in corso che, anche se territoriali, assumono forme e dimensioni da conflitto mondiale. Il rischio è che ci si abitui all’idea della guerra come fatto inevitabile. Il conflitto in Ucraina sembra passato in secondo piano, eppure conserva tutti i pericoli di espansione, nonché gli aspetti di atrocità verso le popolazioni. Già è inaccettabile la guerra quando sono coinvolti solo militari ed eserciti, ma peggio è quando colpisce le popolazioni civili utilizzate come ostaggi e scudi umani.
Infine, conclude Anp-Cia, si ascoltino le voci dei tanti movimenti sociali, l’appello alla pace di Papa Francesco. Il ripudio della guerra, l’impegno per il disarmo sono obiettivi che richiedono impegno costante affinché prevalgano in ogni parte del mondo diritti umani, democrazie e libertà.