Scarsa attenzione alle politiche sociali. Irrisorio l’aumento delle minime di tre euro
Le scelte su pensioni e sanità mostrano scarsa attenzione per le politiche sociali, vero nodo irrisolto dell’azione di questo Governo. Questo è il commento di Anp-Cia dopo un’attenta analisi del Ddl di bilancio 2025, ora all’esame della Camera.
In merito alle pensioni minime, Anp-Cia ritiene irrisorio l’aumento di 3 euro, proprio quando Inps certifica una perdita del potere d’acquisto del 15,7% delle pensioni. La misura riguarda agricoltori spesso costretti a continuare a lavorare nei campi per garantire la propria sostenibilità economica.
Se sono stabili gli importi dovuti alle indicizzazioni (con un lieve miglioramento per gli assegni superiori a 2.993 euro), nulla cambia per l’opzione donna che resta penalizzante per le lavoratrici. Inoltre, non vi è alcun riconoscimento del lavoro usurante per gli agricoltori né alcuna prospettiva per i giovani, che rischiano di non riuscire a ottenere una pensione dignitosa.
Sanità e Politiche Sociali: una scelta mancata
Sulla sanità, secondo Anp-Cia, il Governo ha scelto di non scegliere, nonostante sia evidente il costante peggioramento del sistema sanitario, anche nelle Regioni dove i servizi erano notoriamente più efficienti.
C’è una preoccupazione generalizzata per le politiche sociali, a causa dei tagli lineari previsti per gli enti locali. Resta inoltre in stallo l’attuazione della legge sulla non autosufficienza, ancora priva di risorse idonee e caratterizzata da incertezze normative.
L’urgenza di un’azione concreta
La proposta di Legge di bilancio non affronta in nessun modo la questione sociale del Paese, nonostante il dato sulla povertà sia in continuo aumento. Anp-Cia ricorda come una grande percentuale di pensionati e anziani con pensioni basse si registri soprattutto nelle aree interne, che sono fortemente carenti di servizi.
Serve, dunque, un’azione forte per intervenire nel percorso parlamentare e fare quelle modifiche necessarie a soddisfare i bisogni delle persone e le vere esigenze del Paese.
Conclusione: Politiche sociali ed economiche devono viaggiare insieme. Per il rilancio delle aree interne e rurali servono politiche attive del lavoro e servizi sociosanitari che siano utili allo sviluppo dell’economia.
Fonte cia.it