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La Commissione Europea ha annunciato modifiche al dispositivo “de minimis” in ambito agricolo, innalzando i massimali per impresa da 25.000 a 50.000 euro in un periodo di tre anni. Questa revisione, valida fino al 31 dicembre 2032, tiene conto dell’inflazione eccezionale, degli sviluppi del mercato e dell’esperienza acquisita nel settore agricolo.


Principali cambiamenti del regolamento

Come evidenziato nella nota del Masaf del 18 dicembre 2024, ecco le novità introdotte:

  1. Aumento del massimale per impresa: il tetto per gli aiuti “de minimis” concessi a una singola impresa passa da 25.000 a 50.000 euro in tre anni.
  2. Periodo di riferimento: si considera ora il triennio solare invece del triennio finanziario, eccetto per il settore della pesca.
  3. Plafond nazionale incrementato: il massimo di aiuti “de minimis” concedibili dallo Stato membro aumenta da 840 milioni a 1,375 miliardi di euro.
  4. Prestiti agevolati: sono stati innalzati gli importi dei prestiti considerati aiuti “de minimis” trasparenti.
  5. Eliminazione del tetto settoriale: gli Stati membri possono ora concedere aiuti superiori al 50% del plafond nazionale per uno stesso settore merceologico.
  6. Registro europeo centrale obbligatorio: introdotto un registro unico per la registrazione degli aiuti “de minimis”, con la possibilità per gli Stati membri di continuare a utilizzare i propri registri nazionali, purché adeguati ai requisiti tecnici.

Applicazione e validità delle modifiche

Queste modifiche offrono maggiore flessibilità agli Stati membri nel concedere aiuti alle imprese agricole, eliminando alcune limitazioni e aumentando la trasparenza. Il nuovo regolamento rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2032, garantendo agli Stati membri strumenti più adeguati per affrontare le sfide del settore agricolo in un contesto economico in evoluzione.