Chiarimenti sulla classificazione dei vasi florovivaistici
I vasi utilizzati nel florovivaismo non possono essere considerati imballaggi. Si tratta di strumenti indispensabili per la crescita delle piante e non di semplici contenitori per il trasporto o la vendita. Cia-Agricoltori Italiani ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) per ribadire questa posizione, alla luce delle novità introdotte dal nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e della recente delibera del CONAI.
Impatto del Contributo Ambientale CONAI (CAC)
L’applicazione del Contributo Ambientale CONAI (CAC) ai vasi florovivaistici rappresenta un carico burocratico ed economico ingiustificato per le imprese, penalizzando la competitività del settore. Il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, sottolinea che trattare un vaso florovivaistico alla stregua di un imballaggio tradizionale è inappropriato, poiché la sua funzione principale è garantire il ciclo produttivo della pianta.
Dialogo con il Mase e la Commissione Europea
Cia esprime apprezzamento per l’apertura di un tavolo di confronto tra le associazioni e i consorzi, promosso dal Mase. Inoltre, accoglie positivamente l’intenzione del Ministero di avviare un dialogo con la Commissione Europea per chiarire gli aspetti applicativi del Regolamento e rendere operative le esclusioni dal CAC per i vasi riutilizzati nel circuito aziendale o nel B2B.
Proposte per una normativa più equa
Cia propone di rivedere l’attuale regime di applicazione del Contributo Ambientale, spostando il momento dell’obbligo contributivo alla fase della cessione commerciale del vaso. In questo modo, si distinguerebbe chiaramente tra uso produttivo e uso commerciale, evitando ogni aggravio burocratico a carico dei produttori agricoli florovivaistici nelle fasi precedenti alla cessione al consumo.
Richiesta di un regime semplificato di etichettatura
Cia richiede al Ministero un regime semplificato di etichettatura per i produttori florovivaistici, sottolineando l’importanza di arrivare a una posizione condivisa entro il termine del 30 giugno, data di scadenza del periodo transitorio stabilito dal CONAI.
Verso una soluzione sostenibile
“Sollecitiamo il Mase a trovare una sintesi tra le diverse istanze – conclude Fini – per arrivare a un quadro normativo certo e a una soluzione definitiva e sostenibile, che tuteli le imprese e valorizzi le specificità del comparto florovivaistico nazionale, fiore all’occhiello del nostro Made in Italy”.