Nero su bianco le priorità CIA per il rilancio del settore
L’agricoltura italiana si trova a un bivio cruciale. Da una parte, le sfide sempre più complesse imposte da crisi economiche, cambiamenti climatici e normative restrittive; dall’altra, la necessità di politiche concrete che valorizzino il lavoro di chi produce, rilanciando un settore strategico per il Paese.
Con questo obiettivo, CIA – Agricoltori Italiani ha delineato le proprie priorità di intervento, chiedendo risposte efficaci e durature per garantire il futuro del comparto agroalimentare italiano. Le misure adottate finora hanno spesso penalizzato i produttori, ostacolando la crescita e la competitività del settore. È tempo di invertire la rotta.
Le richieste di CIA: azioni immediate per il settore
Tra le priorità di CIA spiccano misure di sostegno al reddito degli agricoltori, maggiore trasparenza lungo la filiera agroalimentare e il riconoscimento di una giusta remunerazione per il lavoro nei campi. Il Made in Italy non può essere tutelato solo con la promozione dei prodotti, ma deve passare necessariamente dalla difesa di chi li produce.
Un altro punto fondamentale è la lotta alla burocrazia eccessiva, che spesso frena l’attività delle aziende agricole. Servono strumenti più flessibili per la gestione della manodopera e una semplificazione amministrativa, riducendo il peso degli adempimenti burocratici che ostacolano la crescita del settore.
Dalla transizione green alla sicurezza idrica
CIA chiede, inoltre, un fondo speciale per affrontare la transizione ecologica, garantendo che il passaggio verso un’agricoltura più sostenibile non gravi esclusivamente sulle spalle degli agricoltori. Stop al consumo di suolo, misure di contrasto al dissesto idrogeologico e incentivi alla ricerca e innovazione per affrontare malattie delle colture e cambiamenti climatici sono indispensabili per il futuro dell’agricoltura italiana.
Cruciale anche il tema delle risorse idriche: CIA sollecita un piano acqua comunitario che garantisca soluzioni contro siccità e alluvioni, sempre più frequenti e devastanti per il settore agricolo.
Un’Europa più equa per gli agricoltori
La politica agricola dell’Unione Europea deve garantire una maggiore equità, evitando tagli al bilancio e assicurando che i fondi PAC vadano solo a chi vive e lavora di agricoltura. È essenziale, inoltre, che nei trattati commerciali internazionali si garantisca reciprocità delle regole per evitare concorrenza sleale e tutelare le produzioni italiane.
Agricoltura e territorio: servono investimenti mirati
Un’altra battaglia di CIA riguarda la rivitalizzazione delle aree interne, attraverso investimenti su infrastrutture, servizi e agevolazioni fiscali. Inoltre, per contrastare i danni della fauna selvatica, occorre una gestione più efficace, con strumenti di autodifesa per gli agricoltori e personale specializzato.
Infine, CIA chiede l’abolizione del quaderno di campagna elettronico, per eliminare un eccesso di burocrazia che appesantisce il lavoro delle aziende agricole senza reali benefici.
Fonte cia.it
Press news: https://www.calabrianews24.com/news/47843806726/agricoltura-al-bivio-un-opportunita-per-la-calabria