Bene per Anabio che aveva sollecitato proroga al Masaf. I termini slittano dal 31 gennaio al prossimo 15 maggio
Positivo che sia stato dato più tempo alle aziende per presentare i Programmi Annuali di Produzione biologica (PAP). Avevamo chiesto al Masaf di intervenire a riguardo, viste le difficoltà riscontrate e segnalate dalle imprese del settore. A dirlo, oggi, è Cia-Agricoltori Italiani con Anabio, la sua Associazione per la promozione del biologico, dopo la pubblicazione del decreto dipartimentale che ora sposta, ufficialmente, dal 31 gennaio al 15 maggio 2024, il termine per presentare la documentazione.
Inoltre, alla luce delle criticità del comparto bio rispetto alla PAP, Anabio-Cia torna anche a ribadire l’urgenza di collegare l’iter amministrativo della certificazione, relativa ai metodi di produzione biologica, al fascicolo aziendale, che contiene il piano di coltivazione e che rappresenta lo strumento più opportuno in cui generare e gestire i PAP.
Il fascicolo, infatti, sottolinea l’Associazione di Cia, deve rappresentare anche per l’azienda biologica il suo contenitore amministrativo, per semplificare le procedure come per dialogare con la Pubblica amministrazione e con gli enti di controllo e certificazione. Pertanto, secondo Anabio-Cia, è sempre più attuale una riflessione più ampia sullo strumento della PAP, al fine di verificarne la conformità rispetto alle norme Ue e nazionali, in materia di biologico e nell’ottica di snellire, quanto più possibile, gli adempimenti a carico delle aziende biologiche.