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Importante traguardo normativo a vantaggio di tutta l’economia del legno

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cosiddetto DM Sostenibilità, che istituisce il Sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocombustibili, dei carburanti rinnovabili di origine non biologica e dei carburanti da carbonio riciclato.

Si tratta di un importante traguardo normativo che include diverse disposizioni che sono state proposte, e successivamente accolte, grazie all’intenso lavoro di advocacy tecnica condotto da Aiel, l’Associazione italiana energie agroforestali promossa da Cia-Agricoltori Italiani.

Sostenibilità delle pratiche forestali: un traguardo fondamentale

Il decreto stabilisce che, per quanto riguarda la raccolta di biomasse forestali, è richiesta una dichiarazione, altresì una vera e propria certificazione, che attesti il rispetto dei criteri di sostenibilità, così come introdotto dalla REDII (Renewable Energies Directive) per grandi impianti a biomassa. Questa condizione potrà essere dimostrata anche attraverso l’adesione alle disposizioni del Testo Unico delle Foreste e delle Filiere Forestali (TUFF), oppure ai sensi del Regolamento UE 2023/1115 (EUDR) sulla deforestazione. Inoltre, la documentazione di tracciabilità e rintracciabilità prevista dal DM 2 marzo 2010 (art. 9, comma 2, lettera f) potrà essere utilizzata per attestare la conformità delle pratiche forestali alle leggi e ai regolamenti regionali vigenti in Italia. In questo modo tutte le pratiche forestali effettuate in Italia a norma di leggi e regolamenti regionali vigenti saranno da considerarsi sostenibili.

Semplificazione per i piccoli operatori forestali

Un ulteriore elemento positivo per Aiel e tutto il settore riguarda l’esclusione (art. 2, comma 6, lettera “h” del DM) dall’obbligo di certificazione dei piccoli operatori forestali che conferiscono biomassa residuale derivante da lavorazioni occasionali o da piante sradicate o schiantate, ripuliture e tagli nel caso di eventi meteorologici estremi come tempeste o trombe d’aria. Questi operatori, che producono meno di 1.000 tonnellate annue di biomassa destinata a produttori di energia elettrica e/o termica, non saranno considerati “operatori forestali” ma piuttosto “operatori economici”, e quindi non soggetti agli stessi obblighi di certificazione. Tuttavia, questa esclusione non si applica alle attività di espianti e potature di normale manutenzione del verde.

 

Ha dichiarato il presidente di Aiel-Cia, Domenico Brugnoni

Aiel si è fatta portavoce delle istanze delle tante piccole e medie imprese forestali che operano sul territorio, garantendo la fornitura di biomassa forestale a filiera corta e cortissima per utilizzi industriali ed energetici. Grazie all’emanazione del DM Sostenibilità, queste imprese sono ora sgravate da un carico burocratico che ne avrebbe fortemente limitato l’attività. Il decreto rilancia così le pratiche forestali legate alla cura del bosco, contribuendo al reddito aziendale senza diventare l’attività principale.

Il ruolo del TUFF nel contesto della sostenibilità

Il D.lgs. 34 del 2018, noto come Testo Unico delle Foreste e delle Filiere Forestali (TUFF), ha ricondotto tutte le leggi e i regolamenti forestali regionali sotto un’unica cornice di sostenibilità. Questo testo normativo garantisce che le pratiche forestali in Italia rispettino rigorosi criteri di tutela ambientale, paesaggistica e idrogeologica. Il TUFF stabilisce che le Regioni devono definire le pratiche selvicolturali più idonee, coerentemente con le misure di conservazione di habitat e specie di interesse europeo e nazionale. Grazie alle nuove disposizioni, il materiale legnoso destinato a scopi energetici proveniente da tagli regolarmente autorizzati, è da considerarsi sostenibile anche ai fini dell’applicazione della RED II, fermo restando il ricorso a una certificazione di sostenibilità.

Passo avanti importante per l’economia italiana del legno

Aiel è orgogliosa di aver contribuito a questo risultato, che non solo promuove la sostenibilità delle pratiche forestali, ma semplifica anche la vita delle piccole imprese forestali. Questo decreto segna un ulteriore traguardo per la sostenibilità ambientale e per la promozione delle energie rinnovabili nel nostro Paese.

 

Fonte cia.it