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In vista delle elezioni di giugno, l’associazione appoggia l’appello di Bioenergy Europe

Le elezioni per il nuovo Parlamento europeo sono alle porte. Un passaggio molto importante, perché nella prossima legislatura le istituzioni comunitarie dovranno affrontare numerose questioni urgenti e di importanza vitale per il futuro dell’Unione, tra cui il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e l’aumento del costo della vita.

Per far sentire la voce del settore delle bioenergie, Bioenergy Europe ha lanciato il manifesto3 passi verso la transizione energetica” con cui propone alle istituzioni Ue tre obiettivi per un’Europa più sostenibile e una chiara exit strategy dai combustibili fossili.

Il Manifesto è stato sottoscritto in Italia da Aiel-Cia e da Fiper, due delle principali associazioni che si occupano di promuovere la filiera bosco-legno-energia in Italia.

Una chiara strategia di uscita dai combustibili fossili

La prossima Commissione dovrà proporre una strategia per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili. Ad oggi, circa il 70% dell’energia dell’Ue proviene da combustibili fossili che producono ogni anno circa 8 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2. Bioenergy Europe propone l’adozione di un regolamento che includa un sistema di tracciabilità per i combustibili fossili, una valutazione del ciclo di vita di tutti i combustibili fossili utilizzati per l’energia, criteri e soglie massime per le emissioni che portino verso un progressivo abbandono oltre alla fine di ogni forma di sussidio ai combustibili fossili entro il 2030.

Sicurezza energetica attraverso le bioenergie

L’Ue dovrà incentivare la produzione locale di energia rinnovabile per aumentare la propria sicurezza energetica. L’uso delle biomasse legnose per la produzione di bioenergie è irrinunciabile: già oggi rappresentano l’85% della produzione di calore rinnovabile. Le bioenergie dovrebbero essere integrate in un piano per le energie rinnovabili che miri all’efficienza e sfrutti le loro capacità di bilanciare e stabilizzare il sistema energetico. Per sfruttare al massimo il contributo delle bioenergie, l’Ue dovrebbe inoltre finanziare la sostituzione e l’ammodernamento degli apparecchi di riscaldamento. I moderni sistemi di riscaldamento a biomassa aumentano l’efficienza e riducono sia le emissioni che le bollette per i consumatori.

Bioenergie per diventare carbon negative

Le bioenergie possono trasformarsi da energia neutra dal punto di vista del carbonio a energia carbon negative, grazie alle nuove tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio. Nuove tecnologie come il BECCS (cattura e stoccaggio del carbonio) e il biochar (BCR) permettono infatti di abbinare la rimozione di anidride carbonica dall’atmosfera con la produzione di energia.

spiega Domenico Brugnoni, presidente di Aiel

La transizione energetica non deve generare nuove forme di povertà e disuguaglianze. Sottoscriviamo con convinzione il Manifesto di Bioenergy Europe perché riteniamo che le bioenergie rappresentino per l’Italia e per l’Europa un elemento strategico in grado di massimizzare i benefici della transizione ecologica. Come già evidenziato dalla Commissione Europea nel 2019, il contributo rinnovabile delle biomasse, in un’ottica di neutralità tecnologica, è fondamentale. Senza di esso, puntando sostanzialmente solo sulla crescita di pompe di calore e biometano, difficilmente il nostro Paese riuscirà a raggiungere gli ambiziosi obiettivi al 2030 e 2050.

Tra l’altro, proprio le biomasse rappresentano, all’interno del mix energetico rinnovabile, una concreta soluzione da percorrere, particolarmente interessante per l’Italia, perché oltre a produrre energia rinnovabile garantiscono il presidio del territorio e lo sviluppo sostenibile delle aree montane.

fonte cia.it