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L’intervento di Fini al convegno in Sala Berlinguer. Insistere su giusto compenso per il settore

La priorità per gli agricoltori è rappresentata dal reddito, legato in primo luogo al prezzo e, quindi, all’equo compenso che va riconosciuto al settore lungo la filiera. Ѐ la strada maestra su cui poggia non solo l’economia agricola italiana, ma la sostenibilità ambientale e sociale di un intero Paese, in particolare nelle sue aree rurali.

Questa la risposta del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, al convegno “Con l’agricoltura, verso il futuro” tenuto oggi, in Sala Enrico Berlinguer, dal Gruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera.

Per Fini è interessante l’esempio francese delle leggi Egalim, ma per proteggere i redditi degli agricoltori, ha sottolineato: “non dobbiamo ragionare a livello di singoli Stati. Serve una normativa europea che tuteli la capacità produttiva delle aziende agricole che -ha ricordato- non riescono ad avere delle rese per ettaro quanto meno sufficienti alla sopravvivenza, anche perché sempre più indebolite da tantissime fitopatie. L’antidoto è un impegno serio e concreto per la messa in campo di innovazione e ricerca, sostenute dalla formazione continua dei produttori”.

Il tema del reddito è cruciale secondo il presidente di Cia anche perché “espressione delle condizioni di vita degli agricoltori, in modo evidente per quelli delle aree rurali”. L’Europa ha in questo senso un ruolo e una responsabilità, e “va richiamata su politiche abitative, digitalizzazione, servizi e infrastrutture che sono indispensabili al ricambio generazionale”.

-ha concluso Fini-

Sappiamo come intervenire su questi fronti come nella battaglia contro il caporalato, bisogna solo passare dalle parole ai fatti, con misure e risorse adeguate e già sollecitate.

 

Fonte cia.it