Ora rischio disposizioni eterogenee con aumento costi per le imprese
L’accordo provvisorio raggiunto nel negoziato interistituzionale tra Consiglio e Parlamento europeo sul Regolamento imballaggi è sicuramente il risultato di un lavoro importante portato avanti come sistema Italia. In ambito agricolo sono stati migliorati molti aspetti della norma ed è stato confermato il principio di reciprocità per gli imballaggi in plastica immessi nel mercato Ue. Permangono, però, delle criticità per il settore ortofrutticolo. Confermato, infatti, il divieto di confezionamento in plastica per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg. Così Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui la posizione migliore per il comparto era quella già votata dall’Europarlamento, che si era espressa contro questo divieto.
-precisa Cia-
Questo accordo rischia, invece, di tradursi in un proliferare di disposizioni nazionali eterogenee e nello sgretolamento del mercato unico, con aumenti di costi per le imprese, soprattutto quelle orientate all’export.
Cia ricorda l’importanza del confezionamento per gli ortofrutticoli ai fini della sicurezza alimentare, della qualità organolettica dei prodotti e dell’allungamento della conservazione, oltre al contrasto allo spreco alimentare, obiettivo che la filiera da tempo persegue.
Fonte cia.it