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Cia Calabria: servono interventi immediati per garantire diritti e dignità

La Legge di Bilancio 2025 non risponde alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, lasciando pensionati e sistema sanitario nazionale senza risorse adeguate. Secondo Anp-Cia, l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, si tratta di una manovra che penalizza chi vive nelle aree rurali e interne, trascurando completamente i loro bisogni.

Gli aumenti previsti per le pensioni minime sono irrisori, pari a soli 3 euro al mese, mentre i finanziamenti per il Servizio sanitario nazionale ammontano a soli 460 milioni di euro, insufficienti per rispondere alle necessità di una sanità in sofferenza. Inoltre, la manovra ignora le politiche per la non autosufficienza, non garantisce il supporto necessario ai caregiver e riduce i fondi per la carta “Dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni di prima necessità.

L’impatto sulle comunità rurali e sulle politiche sociali

Secondo Anp-Cia, la mancanza di interventi significativi, come la rivalutazione delle pensioni, l’aumento delle minime almeno a 800 euro e il miglioramento delle condizioni per l’accesso alle cure, aggrava ulteriormente la condizione di chi vive nelle aree rurali. Inoltre, viene confermato un approccio selettivo per Opzione Donna e l’assenza di un riconoscimento per il lavoro usurante svolto dagli agricoltori, escludendo completamente la categoria dall’Ape Sociale.

Un appello per il cambiamento

Il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, invita il Parlamento a modificare gli attuali orientamenti, garantendo una piena rivalutazione delle pensioni e risorse adeguate per il Servizio sanitario nazionale. Questo significa assicurare il diritto d’accesso alle cure per tutti i cittadini, con una particolare attenzione agli anziani e ai fragili, soprattutto nelle aree interne del Paese.

Cia Calabria si unisce all’appello di Anp-Cia, chiedendo interventi immediati per sostenere chi vive in condizioni di maggiore vulnerabilità, garantendo diritti, dignità e il futuro delle comunità rurali.

 

Fonte cia.it