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Scelti per i cesti enogastronomici, al top dei regali utili, ma anche per la spesa della tavola durante le feste. Le aziende della Spesa in Campagna in prima fila.

Mercatini superstar delle feste. Quest’anno più di una famiglia su tre (35%) sceglie di fare acquisti tra i banchi degli agricoltori e sulle bancarelle allestite per Natale, che si moltiplicano in città e nelle aree rurali. Obiettivo fare regali utili, sempre più spesso in chiave enogastronomica, ma anche comprare direttamente dai produttori primizie e specialità da mettere in tavola per la cena della Vigilia, il pranzo di Natale e Santo Stefano, la notte di Capodanno. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, confermando il trend in crescita della vendita diretta, soprattutto dopo la pandemia. A spiccare tra i regali preferiti, da fare e da ricevere, ci sono infatti i tradizionali cesti natalizi con i prodotti agroalimentari del territorio -osserva Cia- praticamente in cima alla lista dei desideri di mezza Italia. Ideali per tutte le tasche, a seconda delle dimensioni, ma sempre pieni di gustosi prodotti di qualità. Ma per quasi 9 milioni di famiglie, in questo fine 2023, i mercati contadini sono la prima scelta anche per acquistare tante eccellenze locali per le tavole delle festività con parenti e amici -continua Cia-. A vincere la genuinità, qualità e salubrità garantita dagli agricoltori e sostenuta dal rapporto di fiducia consolidato negli anni con i consumatori. E nella top ten dei prodotti più gettonati, come dono e per casa, ci sono ancora vino e spumante, olio extravergine d’oliva, salumi e formaggi tipici, seguiti da miele, conserve e sottoli, pasta artigianale, frutta e verdura di stagione. “Sono in tanti a recarsi nelle botteghe e nei mercatini allestiti dagli agricoltori, che assicurano la qualità a un giusto prezzo, anche a Natale, con le aziende Cia associate alla Spesa in Campagna in prima fila -commenta il presidente nazionale Cristiano Fini- per non far mancare sulle tavole degli italiani il meglio delle produzioni agricole regionali che fanno grande la cucina delle feste”.