La Calabria è la prima regione d’Italia ad aggiornare, secondo la nuova normativa nazionale, il Programma forestale regionale (Pfr), predisposto secondo i dettami del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (Tuff).
Il Pfr avrà validità ventennale
Elaborato in collaborazione con l’Accademia Italiana di Scienze Forestali, aggiornato su base quinquennale, sarà strutturato in più parti interconnesse: alla caratterizzazione del territorio calabrese fa seguito un’analisi – in termini qualitativi e quantitativi – del patrimonio forestale regionale e delle sue peculiarità, anche con riferimento alle Aree protette e ai Siti Natura 2000 di interesse forestale.
Il quadro conoscitivo comprende anche una disamina sullo stato della pianificazione forestale e del settore nelle sue diverse componenti, nonché sulla gestione dei pascoli. Insieme a questi aspetti è stato fatto il punto sugli usi civici (per i quali è stata dettagliata, per singole province e per comuni, l’attuale consistenza e tipologia); sulla vivaistica forestale e sull’attività di ricerca e sperimentazione svolta dalle Università e dagli Istituti di ricerca. Sulla base degli elementi così ricavati è stata poi eseguita l’analisi SWOT del settore forestale in Calabria, evidenziando i relativi punti di forza e di debolezza, le opportunità e le criticità.
La Giunta di Regione Calabria ha comunicato anche il Piano Attuativo Annuale di Forestazione
Redatto dall’Azienda Calabria Verde, su indicazioni della UOA Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e Difesa del Suolo. Il Piano indica le attività di sviluppo nel settore della Forestazione, nel limite delle risorse previste nel Bilancio regionale (che per l’anno 2024 risultano pari a 156 milioni di euro) e con l’impiego della manodopera forestale, circa 4.000 unità, oggi in capo all’Azienda Calabria Verde e, in minima parte, al Parco naturale regionale delle Serre vibonesi.
Accrescere il valore delle Foreste
Questo l’obiettivo delle suddette azioni, attraverso la redazione di piani di gestione forestale estesi a tutto il demanio regionale: la nostra regione, infatti, è una delle più ricche di boschi a livello nazionale (43%, a fronte del dato nazionale del 36.7%); non solo come superficie ed indice di boscosità, ma anche per la varietà di paesaggi forestali, consistenza e accrescimento dei boschi, nonchè per il ruolo come serbatoi naturali di carbonio, per il contributo significativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla tutela e salvaguardia del territorio.
La Calabria, fino alla metà degli anni cinquanta dello scorso secolo, appariva significativamente depauperata dei sui millenari boschi e ferita da continui, gravi e diffusi fenomeni di dissesto idrogeologico, considerati la causa di maggiore rilievo fra quelle che concorrevano a determinare lo stato di depressione economica e sociale della Regione. Successivamente ricordiamo fu iniziata una grande opera di ricostituzione, riportando il bosco dove era stato distrutto e restaurandolo dove seriamente compromesso. L’ intervento forestale procedette in molte aree unitamente a quello idraulico.