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La cementificazione incontrollata mette a rischio agricoltura e territorio in Calabria e nel Paese. Serve un intervento normativo immediato per arginare un fenomeno che compromette produzioni agricole, ecosistemi e comunità rurali, ha dichiarato CIA – Agricoltori Italiani della Calabria commentando i dati del rapporto Ispra “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.

Cementificazione e consumo di suolo: una minaccia concreta

In Italia, il consumo di suolo ha raggiunto livelli preoccupanti: nel 2023, si registrano 20 ettari di terreno persi ogni 24 ore, oltre la media degli ultimi dieci anni. Questo fenomeno comporta un costo di 400 milioni di euro l’anno per la perdita della funzione drenante del terreno e una superficie totale di 21.578 chilometri quadrati ormai coperta da cemento o asfalto, di cui l’88% era suolo utile.

La situazione in Calabria è altrettanto preoccupante – dichiara CIA Calabria. La cementificazione selvaggia aggrava la vulnerabilità dei territori, già colpiti da dissesti idrogeologici e difficoltà economiche nelle aree interne”.

Un appello per una legge nazionale sul consumo di suolo

Una legge contro il consumo di suolo è ormai un’urgenza non più procrastinabile, sottolinea CIA Calabria. “La risorsa suolo non è solo fondamentale per le produzioni agricole e il reddito delle comunità rurali, ma rappresenta anche un patrimonio unico per tutti i cittadini. Non possiamo continuare a sacrificare una risorsa così preziosa sull’altare di una urbanizzazione indiscriminata“.

Tutela del territorio per il futuro della Calabria

“Chiediamo con forza una normativa chiara ed efficace per preservare il suolo agricolo, supportare la resilienza dei territori e promuovere uno sviluppo sostenibile. La salvaguardia del suolo non è solo un tema ambientale, ma una questione cruciale per il futuro dell’agricoltura e delle comunità locali”.

CIA Calabria rinnova il suo impegno a sostenere una crescita equilibrata che valorizzi le risorse naturali della regione, limitando il consumo di suolo e promuovendo politiche a tutela del patrimonio agricolo e ambientale.

 

Fonte cia.it